Su cosa ci basiamo per poter affermare: “Questo chitarrista è bravo! È un vero drago della sei corde! Ci sa fare!”? Oppure il contrario: “Questo chitarrista non è poi così bravo, anzi, è una schiappa!”? Quali sono gli elementi che valutiamo? Cosa salta subito al nostro occhio e al nostro orecchio? Potremmo ragionare sulla tecnica, sulle capacità esecutive nel senso della velocità e della pulizia, sull’ampiezza delle prospettive che il chitarrista mostra sulla tastiera della chitarra, se ne è padrone, se sa fare ‘tante o poche cose’, se è un bravo melodista, se sta suonando cose originali o se quello che suona, a prescindere dal fatto che lo conosciamo o meno, raggiunge il nostro cuore e ci emoziona. Al di là del fatto che i parametri per valutare la bontà di un’esecuzione chitarristica possono essere tanti, e la mission è comunque raggiunta quando la musica riesce a veicolare emozioni (perché questa è la sua funzione primaria), si può ricordare agli apprendisti che questi quattro elementi, cioè i cosiddetti caratteri stilistici del fraseggio, quando imparati a dovere, rendono decisamente più bello il nostro modo di suonare. Gli altri apprezzeranno molto. Ricordiamoceli uno per uno.
Il bending
Il bending è un espediente che serve per ottenere una nota intonata più in alto rispetto a quella basilarmente suonata. Consiste nello ‘stiracchiare’ la corda verso l’alto o verso il basso. Si possono eseguire perciò bend up o bend down, a seconda del verso dello ‘stiraggio’. In entrambi i casi l’effetto uditivo è sempre lo stesso. Si può innalzare di mezzo tono, di 1 tono, di 1 tono e mezzo o di due toni (come nel celebre solo di Another Brick in The Wall dei Pink Floyd), o anche oltre. Una delle cose assolutamente fondamentali del bending è l’intonazione, come ci ricorda il grande maestro Yngwie Malmsteen. La nota che vogliamo raggiungere deve essere il più possibile intonata, perché se essa fosse anche solo lievemente crescente o calante l’effetto sarebbe un pessimo biglietto di presentazione per il chitarrista.
Il vibrato
Il vibrato è un’oscillazione dell’intonazione della nota basilarmente suonata solitamente a crescere. E’ l’equivalente del vibrato vocale e per questo motivo il vibrato chitarristico assomiglia tanto al vibrato di una voce umana. Una delle cose da ricordare è eseguire un vibrato ampio e regolare nelle oscillazioni e non troppo rapido, perché così si otterrebbe il tristemente noto effetto ‘mosquito‘ (oscillazione del vibrato assai simile al rumore di un insetto che vola), modo assolutamente sbagliato di eseguirlo e quindi da evitare. E’ davvero bello il vibrato di Yngwie J. Malmsteen. E’ assolutamente iconico anche quello di Stevie Ray Vaughan. E’ fondamentale eseguire il vibrato sulla nota conclusiva di una qualsiasi frase (TARGET NOTE) esattamente come fa il cantante lirico. Una frase anche complessa e fatta di tante note non ha la stessa espressività se la nota conclusiva, cioè la cosiddetta target note, non riceve il giusto vibrato, che serve per dare la migliore delle espressioni.
Il trillo
Il trillo è costituito da una serie di pull off e hammer on, intendendo con questi termini il legato ‘strappato’ è il legato ‘martellato’. In altre parole il trillo è una legatura ostinata, cioè una serie di notine ottenute martellando e strappando, ad esempio con il dito anulare, rispetto ad una nota fissa tenuta con l’indice. I maestri trillatori sono assolutamente Jimmy Page dei Led Zeppelin e Brian May dei Queen, ma il trillo del nostrano Maurizio Solieri, storico chitarrista di Vasco Rossi, deve anch’esso fare scuola per la sua straordinarietà.
Lo slide
Lo slide è una nota scivolata a salire o a scendere. Viene anche denominato glissato o glissando o scivolato. Esiste uno slide ascendente e uno discendente, a seconda che la nota da raggiungere venga ottenuta salendo o scendendo lungo la tastiera. La nota da cui si parte non è importante. A volte si fanno dei glissati molto lunghi, altre volte no. Ma l’effetto assolutamente stucchevole è glissare per raggiungere una nota che da sola rappresenta il fulcro del nostro canto musicale. Ricordiamo, durante le nostre improvvisazioni, di coltivare al meglio la nostra capacità di eseguire questi quattro elementi stilistici del fraseggio: il nostro modo di suonare ne risulterà abbellito all’inverosimile! Il metodo didattico dello Studio Musicale Modern Guitar Pescara pone una cura particolare a che si impari ad eseguire correttamente quanto descritto in questo articolo. Buona musica a tutti.
Didatticamente Vostro,
Marco “Mark Joyce” Di Matteo