La faccenda sembra tra le più semplici? No, non lo è affatto. Basando questo articolo su migliaia di feedback raccolti in oltre 30 anni di insegnamento si tenterà d’esser d’aiuto a chi legge. Innanzitutto ricordiamo che la passione per l’insegnamento e la capacità di trasmettere non si improvvisano, né l’insegnamento può essere intrapreso come un’attività di ripiego. Ma su quest’ultima dolente nota torneremo. Altro punto chiave: una volta trovato l’insegnante che fa per te non lasciartelo scappare. Cambiare innumerevoli volte insegnante per inseguire chissà quali variabilità didattiche o chimere varie non è affatto una buona idea. E’ piuttosto uno spreco di tempo e risorse economiche.
Com’è un pessimo insegnante di chitarra?
Un pessimo insegnante di chitarra è colui che:
- E’ avaro del suo sapere. Dispensa i concetti goccia a goccia o, ancor peggio, tiene i concetti per sé.
- Basa il proprio metodo solo sulla pratica. Della teoria musicale non c’è traccia.
- E’ confusionario o non spiega. Ti accorgi del problema perché non capisci ciò che stai facendo!
- Ti fa studiare cose al di là delle tue capacità. In pratica non sei mai in grado di suonarle.
- Non gli importa (o non ne è capace) di ‘ascoltare’ le tue sensibilità, le tue attitudini.
- Ti rende dipendente dalle sue lezioni: non impari mai e quindi andrai a lezione per una vita intera.
- E’ praticamente sempre assente durante la lezione: parla al telefono, scrive messaggi, esce a fumare.
- Prova invidia per te. Teme la tua concorrenza sia come musicista e come insegnante.
Questo è invece quello che ti aspetti, vero?
Ci piace un insegnante che conosca la pedagogia, che sia appassionato, che passi del tempo con noi divertendosi (e si deve vedere che si sta divertendo sul serio: ADORA INSEGNARE!!!)
Un buon insegnante di chitarra deve:
- Sapere perfettamente cos’è l’empatia. Per questo egli è un vero educatore, da tutti i punti di vista.
- Ricordarti sempre la bellezza e l’importanza di ciò che stai facendo.
- Aver sempre cura che la musica e la chitarra siano per te un piacere. E mai sofferenza o noia.
- Trasmettere concetti, esercizi, elementi pratici tali da renderti un musicista valido ed autonomo.
- Spiegare sempre ogni cosa, fugare ogni tipo di dubbio. Assicurarsi sempre che tu abbia capito (!!!)
- Essere un profondo conoscitore dello strumento.
- Aiutarti ad acquisire autostima e fiducia in te stesso.
- Essere un musicista chiaramente appagato del proprio strumento.
- Amare la condivisione delle proprie conoscenze e della propria passione.
- Applicare un prezzo ONESTO (e commisurato alle proprie conoscenze!!!): non troppo alto, ma nemmeno troppo basso!
- Consentirti di esprimerti ad ogni occasione. La musica live è eccellente allo scopo.
- Aiutarti a scegliere la tua chitarra ideale.
- Essere un musicista agguerrito, un amante del bello e dell’estetica, un educatore, una persona GENTILE!
- Essere umile e ben consapevole dei propri pregi e dei propri limiti.
- NB: Non dovrebbe essere un musicista a cui è andata poco bene la carriera di musicista ed ha scelto, per ripiego, di mettersi ad insegnare. Uno così insegna perché ha fatto una scelta di serie B (con tutta la frustrazione del caso!!!). Ed insegnare NON DEVE MAI ESSERE UNA SCELTA DI SERIE B!!!
E tu, come puoi essere un allievo modello?
Tieni a mente queste buone norme per fare bene:
- Rispetta sempre gli insegnamenti del tuo Maestro.
- Evita di annullare le lezioni all’ultimo minuto o di dargli buca.
- Sii rispettoso dei pagamenti e del regolamento della scuola.
- Abbi cura dei tuoi strumenti. Tratta con gentilezza ed accuratezza tutto ciò che è musica.
- Lavorate insieme per raggiungere gli obiettivi.
- Studia sempre con costanza e mostra di valorizzare i suoi insegnamenti.
- Fagli vedere quanto lo apprezzi.
Bene. Siamo giunti alla conclusione di questo articolo. Riguardo me, che l’ho scritto, ho giusto qualcosa da aggiungere sul finale per chiarire ancora meglio perché l’ho scritto:
“Io non lo so se sono un buon insegnante, se sono o sarò mai quello che fa per te. Ciò che so è quello che ho scritto qui sopra. E ce la metto tutta perché le cose vadano bene, ogni fantastico giorno di questo mio fantastico lavoro!”
Didatticamente Vostro,
Marco “Mark Joyce” Di Matteo
