Tipici quesiti da chitarristi adolescenti
Alcuni quesiti amletici ci tormentavano da ragazzi: come potevano certi straordinari chitarristi collegare spasmodicamente le scale, gli arpeggi, i pattern più diversi su tutta la tastiera della chitarra senza mai arrestarsi? Come riuscivano a dare una tale continuità ai propri fraseggi, ai propri solismi più protratti? E spesse volte ci chiedevamo anche: che accidenti sta suonando quel chitarrista? Di che figura solistica si tratta?
Passa il tempo, ma molte cose non cambiano
Sono passati anni, ma molte cose non sono affatto cambiate. Il chitarrista ha a propria disposizione un gran numero di figure solistiche che può imparare, perfezionare all’inverosimile per quanto concerne la pulizia di esecuzione e che, poi, dovrà imparare a contestualizzare nelle varie situazioni musicali traendone melodia, sempre più melodia. I chitarristi migliori sono quelli che possiedono una buona tecnica, ma mettendola al servizio della composizione e delle melodie più belle ed efficaci. La continuità del fraseggio, però, è un problema diverso.
Il problema del ‘collegar figure’
Diciamo che la questione si presenta quando è necessario lasciarsi andare a solismi protratti e continuativi. In quei frangenti il chitarrista si trova a dover risolvere un problema che se non aveva mai affrontato prima può risultare molto sgradevole: quello della continuità del fraseggio. Gli si porrà dinnanzi la questione del collegar figure e pattern.
Il segreto dei “punti cerniera”
Il segreto per il collegamento delle figure e dei pattern risiede nei cosiddetti “punti cerniera”. Si tratta di zone strategiche sulla tastiera della chitarra in prossimità dei quali scale, figure e pattern si fondono gli uni negli altri dando adito a collegamenti che il solista utilizzerà per aumentare la continuità del proprio phrasing. Maggiore è l’esperienza di un chitarrista, maggiori saranno le possibilità di collegamento tra figure. Si crea così una fitta rete di possibilità sulla tastiera della chitarra e la sensazione, per chi osserva, sarà quella di trovarsi di fronte ad un musicista esperto e dalle innumerevoli abilità.
Ora che conosci questo segreto…
Chi legge ora conosce un aspetto del suonare la chitarra solista che, forse, prima non conosceva. Conseguenza diretta di questo è che l’allievo di chitarra moderna deve poter beneficiare di questi insegnamenti. Sarà l’insegnante, con le sue necessarie esperienze e competenze maturate in anni di studi e concerti, a trasmettere questi concetti al discente. Affinché l’apprendista chitarrista maturi sempre più elevate e complesse abilità. E trasmettere è davvero il verbo cardine per chi insegna. Ricordiamolo.
Didatticamente vostro,
Marco “Mark Joyce” Di Matteo